Protezione Civile

Ultima modifica 19 gennaio 2022

Il termine "protezione civile" appare per la prima volta, nel panorama legislativo italiano, il 20 dicembre 1956, in un disegno di legge dal titolo "Norme sulla protezione civile in caso di eventi bellici e calamità naturali".
La legge n. 996 dell'8 dicembre 1970 individua nella protezione civile le "norme sul soccorso e l'assistenza alle popolazioni colpite da calamità".
Col passare degli anni, il concetto di protezione civile, è mutato radicalmente, infatti, non si può più considerare un'attività di sola assistenza, che si identifica in colonne di soccorso dei Vigili del Fuoco e/o militari che muovono verso le località colpite da un evento calamitoso, ma un sistema organizzativo ed operativo complesso che colloca nelle attività di "previsione" e di "prevenzione" delle varie ipotesi di rischio gli impegni prioritari.
Da molti è considerata un'attività "minore", che assume particolare rilevanza e suscita notevole partecipazione, purtroppo, solo dopo il verificarsi di tali eventi.
Solo negli ultimi anni, è andata diffondendosi in Italia una maggiore sensibilità ai problemi della tutela del cittadino e dell'ambiente in cui vive, alla difesa dell'integrità del territorio e ad una maggiore attenzione agli effetti delle calamità naturali o dovute all'attività dell'uomo.
Sempre più sono coinvolte le amministrazioni locali; si va prendendo coscienza della stretta correlazione della funzione di protezione civile con le altre funzioni pubbliche e della particolare rilevanza assunta dal comune nell'ambito del sistema protezione civile.
Questa presa di coscienza, sia da parte delle istituzioni che dalla gente comune, è stata traumatica, in quanto avvenuta sotto la spinta di due drammatici eventi: il terremoto del Friuli prima, quello dell'Irpinia poi!
Si può attribuire a quelle due drammatiche realtà la nascita dell'organizzazione della protezione civile in Italia. La legge 24 Febbraio 1992, n° 225, "Istituzione del Servizio nazionale della protezione civile", definisce un'architettura istituzionale e operativa del servizio di protezione civile dando assetto ad una materia che, per gli obiettivi che si pone, tutela della vita e dell'ambiente, è di fondamentale importanza.
Infatti, il modulo "servizio" introduce il concetto dell' utilizzo delle ordinarie strutture delle amministrazioni e degli enti coinvolti, nel rispetto della loro autonomia e con opportuno coordinamento, senza crearne di nuove.
In altri termini si può dire che la protezione civile è coordinamento straordinario di forze ordinarie.

Nel nostro Comune la Protezione Civile è compresa nell'area Polizia Municipale. Chivasso è anche sede C.O.M. (Centro Operativo Misto) fatto che lo mette in relazione con un gruppo, costituito da 33 comuni, nella gestione della procedura operativa in caso di allertamento.
 

Servizio “InfoALERT365 CHIVASSO”

Inventario degli stabilimenti a rischio di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose
Decreto legislativo 26 giugno 2015, n. 105 – Recepimento Direttiva 2012/18/UE “Seveso Ter”

https://www.rischioindustriale.isprambiente.gov.it/seveso-query-105

https://www.arpa.piemonte.it/rischi_naturali/snippets_arpa/widget_comune/

Nelle emergenze il Sindaco quale autorità di Protezione Civile a livello comunale, assume la direzione ed il coordinamento dei servizi di soccorso, d'assistenza e informazione alla popolazione colpita eventi di tipo A.
Predispone e attua, i piani comunale e/o intercomunali di Protezione Civile anche nelle forme associative e di cooperazione previste dalla normativa vigente e in ambito montano tramite le Comunità Montane. Informa la popolazione residente delle disposizioni previste dal piano in emergenza (salvaguardia e ricovero della popolazione, interventi di uomini e mezzi, ecc.), quindi in via preventiva fornisce anche l'indicazione dei numeri telefonici d'emergenza comunali di Protezione Civile che la popolazione residente colpita dall'evento dovrà utilizzare.


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