Nati per leggere

Ultima modifica 22 febbraio 2023

Fondamenti del progetto

Apprendere l'amore per la lettura attraverso un gesto d'amore: un adulto che legge una storia.

Con questa frase l'AIB (Associazione Italiana Biblioteche) presenta il progetto Nati per leggere, e in essa è racchiuso il cuore dell'iniziativa: la volontà di estendere i diritti del bambino oltre la sfera della protezione dalle malattie e dalle violenze, fino a voler garantire occasioni di sviluppo affettivo e cognitivo. Infatti, Nati per leggere è un progetto nazionale, attivato nel 1999, con lo scopo di promuovere la lettura ad alta voce ai bambini di età compresa tra i 6 mesi e i 6 anni.
Recenti ricerche scientifiche hanno dimostrato come il gesto di leggere ad alta voce ai bambini in età prescolare abbia una positiva influenza sia dal punto di vista relazionale che cognitivo: è una opportunità di relazione tra bambino e genitori e concorre a sviluppare meglio e più precocemente la comprensione del linguaggio, insieme alla capacità di lettura. In più si consolida nel bambino l’abitudine a leggere, che si protrarrà nelle età successive.


Chivasso ama la lettura, i bambini ed il suo territorio. Dal 2019 la Biblioteca Movimente di Chivasso è ente capofila nel coordinamento del progetto Nati per Leggere nel territorio dello SBAM EST (Sistema Bibliotecario dell'Area Metropilitana di Torino - Area EST): nasce quindi il progetto Una rete di biblioteche in un mare di libri- Progetto NpL  SBAM EST a cui aderiscono i comuni e le biblioteche di Casalborgone, Cavagnolo, Foglizzo, Lauriano, San Sebastiano da Po, Verolengo, Verrua Savoia, Castagneto Po, Montanaro e Monteu da Po.
Il progetto mira alla promozione ed alla diffusione della lettura nella fascia d'atà 0-6 anni: ricerche scientifiche hanno dimostrato che la pratica della lettura ad alta voce fin dalla tenera età comporta molteplici benefici sui bambini.
Nel chivassese crediamo veramente che la lettura possa fare la differenza! 

I nostri obiettivi sono:

  • offrire ai bambini del territorio l’opportunità di crescere in ambienti ricchi e stimolanti dal punto di vista cognitivo, emotivo, relazionale e linguistico attraverso l’esperienza della lettura;
  • promuovere attivamente le pratiche quotidiane di lettura ad alta voce in famiglia.

Per raggiungere questi risultati abbiamo attivato una serie di azioni capillari sul territorio, quali: 

  • Creazione della rete di biblioteche in cui sia presente uno spazio Nati per Leggere;
  • Realizzazione di un calendario di attività di promozione della lettura rivolte alle famiglie ad alle scuole da parte di tutte le biblioteche della rete;
  • Consegna di un libro dono ai nuovi nati di ogni anno durante il primo vaccino dei bambini presso gli studi pediatrici del territorio sotto il coordinamento della Biblioteca Movimente 
  • Avvio del Progetto Bimblioteche a tutti i comuni interessati: abbiamo creato 30 biblioteche specifiche presso asili nido, scuole dell'infanzia, ludoteche e baby parking pubblici e privati del nostro territorio;
  • Contatto con i pediatri della zona e acquisto dei libri per le sale d’attesa degli studi pediatrici;
  • Acquisto di arredi per la creazione di appositi angoli NpL nelle singole biblioteche della rete;
  • Corsi di formazione annuali per volontari, insegnanti, bibliotecari e e genitori;
  • Partecipazione ai corsi di accompagnamento alla nascita presso l’Ospedale cittadino per promuovere il progetto tra le neomamme;
  • Punto prestito e letture ad alta voce presso il Reparto di Pediatria dell’Ospedale di Chivasso;
  • Attività di comunicazione e promozione del progetto e delle attività ad esso connesse tramite vari canali media e diffusione di materiali a stampa nei luoghi di maggiore interesse sul territorio
  • Arricchimento costante della sezione 0-6 anni della sala ragazzi della biblioteca
  • Arricchimento costante della sezione Nati per leggere della biblioteca, con libri per i genitori e le mamme in attesa
  • Arricchimento con nuovi volumi degli scaffali Nati per Leggere, collocati presso gli studi pediatrici cittadini ed i reparti di Pediatria e di Neuropsichiatria Infantile dell’Ospedale di Chivasso
  • TANTO ENTUSIASMO!!!

Parallelamente a Nati per Leggere, esiste anche Nati per la Musica, un progetto nazionale per la diffusione della musica ai bambini da 0 a 6 anni. A Chivasso è promosso dall'Istituto Musicale Comunale "Leone Sinigaglia".

A Chivasso il Premio Nazionale Nati per Leggere 2021

premio nati per leggere         premio nati per leggere1

In occasione del Salone Internazionale del Libro di Torino 2021 la Biblioteca Movimente insieme all'intera area territoriale di cooperazione bibliotecaria (SBAM EST) ha vinto il Premio Nazionale Nati per Leggere con il progetto esordiente “Una rete di biblioteche in un mare di libri- Progetto NpL SBAM EST” nella Sezione Reti di libri a cui collaborano tutti gli attori del nostro territorio con l’unico importante fine di promuovere la lettura ad alta voce in famiglia fin dall'infanzia. La vittoria ha comportato un premio di € 2.000,00 che è stato utilizzato per l’acquisto di libri per tutte le scuole dell’infanzia dei comuni coinvolti. Un grande riconoscimento che premia l'impegno di tutta la rete di collaborazione.

Qualche chicca...

Perché è importante leggere con i bambini?

Leggere con un bambino vuol dire contribuire in modo determinante alla crescita delle sue capacità cognitive e relazionali.
Il bambino piccolo ha fame di conoscenza, così come ha fame di affetto e di tenerezza.
Il caldo abbraccio che lo avvolge, l'intimità che si crea condividendo la lettura di un libro rappresentano il terreno ideale su cui far crescere il suo amore per le parole e per le storie oltre che le sue capacità di comprendere meglio il mondo che sta dentro e fuori di lui.

Leggere con un bambino e' dunque importante perchè...

  • fin da quando nasce (e anche prima di nascere) il bambino è in grado ed è contento di ascoltare la voce umana, sia che questa gli parli, gli canti, gli racconti o gli legga una storia
  • leggere e raccontare a un bambino significa creare con lui un rapporto di speciale intimità e intensità;
  • attraverso il libro si offre al bambino la possibilità di aumentare la durata dei suoi tempi di attenzione, si crea l'abitudine all'ascolto, si sollecita la sua capacità immaginativa;
  • nei primi anni di vita le capacità di apprendimento linguistico del bambino sono straordinariamente elevate, ma lo sviluppo del linguaggio è tanto più ricco quanto più numerose, variegate e interessanti sono le occasioni di scambio verbale che gli sono offerte. Attraverso il libro il bambino è invogliato a ripetere le parole che ascolta, a memorizzarle e a farle entrare nel suo lessico abituale;
  • le storie ascoltate rafforzano nel bambino la capacità di riconoscere nessi logici tra gli avvenimenti, le relazioni tra causa ed effetto e la capacità di ampliare i propri orizzonti assumendo il punto di vista altrui;
  • attraverso le storie il bambino impara a creare collegamenti tra il proprio vissuto e gli avvenimenti raccontati e capisce quindi (precocemente e inequivocabilmente) che i libri e le storie lo riguardano molto da vicino;
  • il rapporto quotidiano con il libro, la familiarità con il tempo lento e quieto della lettura costituiscono la premessa ideale per la lettura individuale che verrà in seguito;
  • il contesto fortemente affettivo in cui avvengono i primi incontri con il libro induce il bambino a desiderare e a richiedere che l'esperienza sia ripetuta, favorendo la creazione di una abitudine che migliora di per se stessa le capacità di ascolto e di comprensione e motiva l'adulto ad approfondire la conoscenza dei libri, a migliorare il modo di proporli e a creare nuove possibilità di incontro fra bambino e libro (ad esempio attraverso frequenti escursioni in biblioteca o in libreria);
  • condividendo libri e storie l'adulto cresce insieme al bambino.

I dubbi dell'adulto di fronte al comportamento del bambino con il libro

È perfettamente normale se...

  • a sei mesi (e oltre) il bambino è più interessato ad assaggiare il libro che a guardare le figure che contiene;
  • a 12 mesi (e oltre) il bambino scaraventa il libro per terra, lo pesta e lo sottopone a ogni tipo di tortura: i libri giusti per la sua età sopportano questo e altro;
  • a 18 mesi (e oltre) il tempo di attenzione appare ancora limitatissimo (3,4 minuti?) Sta all'adulto rendere la lettura così interessante e interattiva da aumentare progressivamente la durata dell'attenzione;
  • il bambino non vuole saperne di ascoltare la storia, se ne va improvvisamente per i fatti suoi a metà della lettura e non risponde ai richiami e alle richieste di attenzione. Non insistere. Nessun atteggiamento autoritario è compatibile con l'istaurarsi di un buon rapporto con il libro e la lettura;
  • nel mezzo di una lettura il bambino interrompe e pretende di raccontare lui la storia che in quel momento gli interessa;
  • il bambino pretende di scegliere personalmente il libro da leggere e di decidere quante volte vuole sentirselo rileggere. Il desiderio di sentire ripetere una storia già nota ha motivazioni serie e importanti che vanno rispettate;
  • il bambino preferisce ascoltare facendo altro. C'è chi presta meglio attenzione se ha le mani o altre parti del corpo impegnate in qualche attività;
  • dopo la lettura il bambino fingerà di rileggere il libro a se stesso o al suo orsacchiotto preferito. Ci si augura proprio che faccia così.

Come creare le condizioni ambientali perché la lettura diventi attività gradita a grandi e piccoli

Scegliere un angolo della casa particolarmente confortevole e tranquillo in cui l'illuminazione e gli arredi favoriscano un atteggiamento morbido e rilassato. Bastano una sedia o una poltrona comoda, o un angolo di pavimento coperto da un tappeto e qualche cuscino (ricordare che il pavimento è superficie graditissima al bambino...) E' importante che l'angolo prescelto diventi, nel tempo, il luogo della lettura e segnali quindi l'ingresso in uno spazio ricco di intimità, di fantasia e di affetto. Le posizioni della lettura sono tante quanti sono i lettori, ma quando si legge con un bambino piccolo occorre tenerlo in braccio (o molto vicino) e fargli capire che leggere con lui è un po' come fargli "le coccole".
Scegliere un momento (o meglio ancora, più momenti) della giornata in cui è possibile, per il bambino, concedere una pausa all' inesausta attività fisica (dopo i pasti, dopo il bagnetto, prima del sonnellino, durante uno spuntino ecc.)
Eliminare, per quanto è possibile, le fonti di rumore o di distrazione (spegnere la TV, attenuare le fonti luminose, evitare le intrusioni di altre persone, gli inopportuni squilli di telefoni cellulari e non, ecc)
Rendere la lettura un evento quotidiano, atteso e desiderato. Instaurare questa abitudine non è sempre facilissimo: più tardi si comincia, più è difficile. E' necessario non scoraggiarsi per eventuali insuccessi e pur senza assumere atteggiamenti autoritari, dare per scontato che prima o poi il bambino si lascerà conquistare.
Tenere a disposizione del bambino molti libri e lasciare che sia lui a scegliere quello da leggere. E' bene che i libri siano tenuti in un cestino o in una scatola posta nell'angolo della lettura in modo che il bambino possa facilmente raggiungerli
Abituarsi a frequentare la biblioteca per aumentare la disponibilità dei libri. Spesso gli adulti hanno qualche riserva nel prendere a prestito libri per un bambino di pochi anni. Temono, in particolare, che il piccolo li tratti con troppa disinvoltura e li danneggi. I libri proposti ai bambini sotto i tre anni, tuttavia, sono fatti di materiale molto robusto, sono lavabili e resistono a molti maltrattamenti. Se qualche danno si produce non è cosa irreparabile e si può contare sulla comprensione dei bibliotecari. E' importante insegnare ai bambini il rispetto per i libri, ma ancor più importante è far crescere in loro un senso di amicizia, di famigliarità e piacere offrendo libri che rispondono (e resistono) alle legittime necessità di manipolazione.
Ricordare che oltre agli angoli e ai momenti "ideali" per la lettura esistono altri angoli e altri momenti della giornata in cui la lettura può essere utilmente proposta: i luoghi e i tempi delle attese (durante gli spostamenti, in coda al supermercato o all'ufficio postale, nelle sale d'aspetto di uffici e studi medici, ai giardinetti, mentre si aspetta che il fratello più grande finisca l'ora di nuoto o di palestra, ecc.). E' ottima cosa abituarsi a portare sempre con sé una piccola scorta di libri

Come leggere con i bambini

Fino ai 18 mesi
Nei primi mesi di vita è molto importante abituare il bambino all'ascolto. E' importante quindi parlargli molto, raccontargli tutto quanto accade intorno a lui, ripetergli filastrocche e tiritere, cantargli canzoncine e ninnenanne
Quando, intorno ai 6 mesi, si mettono in mano ai bambini i primi libri, il compito dell'adulto è quello di raccontare le immagini. I primi libri sono generalmente del tutto privi di testo verbale e le immagini hanno la funzione di abituare il bambino a riconoscere oggetti, animali o persone che, nella realtà tridimensionale sono noti e riconoscibili ma che, nella bidimensionalità dell'immagine non sono altrettanto facili da riconoscere. Il compito dell'adulto è, in questa fase, quello di ripetere molte volte il nome di quanto è raffigurato imbastendo un piccolo racconto che faccia riferimento a elementi concreti dell'esperienza di vita del bambino.
Lasciare tempo al bambino di ripetere a modo suo (e in modo più corretto quando sarà in grado di farlo) le parole che gli sono state ripetute. Chiedergli di indicare gli oggetti che sono nominati. Invitarlo a ripetere suoni, rumori, versi di animali, giocando con lui, con allegria e spontaneità
Dopo l'anno di età sono molto utili i libri cartonati e sagomati che riproducono nel loro stesso formato l'oggetto di cui parlano o quelli che permettono al bambino di compiere piccole azioni che modificano le immagini (alette da sollevare o linguette da tirare, ruote da girare, ecc.). Altrettanto utili sono i libri con i buchi che permettono di conoscere le forme geometriche percorrendone il perimetro con le dita o di intravedere parte dell'immagine della pagina successiva.

Dopo i 18 mesi
Preferire testi in rima che si leggono con scioltezza e che facilitano la memorizzazione del bambino. Abituarsi a cogliere tutte le potenzialità sonore del testo, aggiungere (e far ripetere) i rumori e i suoni prodotti dalle azioni descritte.
Leggere lentamente e con chiarezza, interrompendosi di tanto in tanto per conversare con il bambino
Dopo i due anni si può iniziare a offrire al bambino la possibilità di una 'lettura' a due voci delle storie più conosciute (lasciare al bambino il tempo e la possibilità di completare parole e frasi o di concludere piccoli racconti mimando gesti o azioni). La così detta lettura dialogica si attua anche incoraggiando le domande del bambino, offrendo spiegazioni, invitando il bambino a notare particolari nascosti nelle immagini, sollecitando il bambino a collegare (per affinità o differenza) quanto sta ascoltando a storie o immagini conosciute in precedenza
Non è sempre necessario leggere il testo parola per parola. Può essere molto utile personalizzare le storie inserendo nella lettura riferimenti famigliari al bambino (il suo stesso nome, il nome dei luoghi o delle persone che conosce, piccoli eventi collaterali che invitano il bambino a 'entrare' dentro la storia come protagonista (o almeno co-protagonista).
Se il testo contiene parole 'difficili' non sostituirle con parole più semplici: offrire un sinonimo o una spiegazione, ma non eliminare la parola nuova. Uno degli scopi della lettura con i bambini è proprio quello di aumentare il bagaglio di parole conosciute
Permettere al bambino di girare le pagine del libro e di soffermarsi quanto più gli piace su un'immagine o su singolo particolare.
Dopo la lettura fare domande che non prevedano un semplice sì o no come risposta, ma consentano di iniziare una piccola conversazione e inducano il bambino a collegare quanto ha appena ascoltato ad eventi, situazioni, emozioni del proprio vissuto.

Infine
Lasciatevi conquistare dai libri (anche da quelli per bambini piccoli).
E' il miglior modo per imparare a condividerli!

 

Per tutte le informazioni:

Referente di progetto: Dott.ssa Ilaria Bordignon - i.bordignon@comune.chivasso.to.it

 


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