77° Anniversario Carta di Chivasso - 19 dicembre 2020

Published on 18 Dezember 2020 • 2020 , Comune , News

Il 19 dicembre ricorre il settantasettesimo anniversario della firma della “Dichiarazione dei Rappresentanti delle Popolazioni Alpine” (19 dicembre 1943), meglio conosciuta come la "Carta di Chivasso".

Il 19 dicembre del 1943, nell’attuale piazza d’Armi, al secondo piano di palazzo Tesio, nell’alloggio di proprietà di Augusto Matteoda, vice presidente del Comitato di Liberazione Nazionale (CNL) di Chivasso, presieduto dal Prof. Mario Viora, abitato dal Geom. Enrico Edoardo Pons, un gruppo di persone, clandestini, rappresentanti della Resistenza Valdostana e delle Valli Valdesi, vicini al movimento Giustizia e Libertà (Emile Chanoux, Ernesto Page, Giorgio Peyronel, Osvaldo Coisson, Gustavo Malan e Mario Alberto Rollier) scrissero un documento con il quale ci si augurava, nel pieno della II° Guerra Mondiale, che l’Italia che verrà sia organizzata in modo federale, rispettando le autonomie scolastiche, amministrative, economiche e linguistiche dei territori.

Tale documento, insieme al manifesto di Ventotene di Altiero Spinelli, ispirò i padri costituenti riportando all’Art. 5 della Costituzione della Repubblica italiana: la Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali. Attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo. Adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell’autonomia e del decentramento e all’Art.6: La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche.

Ricordare questo anniversario rappresenta un importante momento di riflessione sul ruolo dell'Europa e della sua centralità soprattutto in un momento così particolare come quello che stiamo vivendo a causa della diffusione del Covid 19.

Servizio Informazione e Comunicazione

 

 


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