Il sindaco Castello dice no alla centrale a biomasse di Caluso

Published on 18 June 2020 • 2020 , News

Il sindaco Castello dice no alla centrale a biomasse di Caluso
Forte preoccupazione del primo cittadino, che ha già inviato una lettera in Città Metropolitana

Il sindaco Claudio Castello esprime la sua forte preoccupazione relativa al progetto della ditta “Caluso Biometano s.a.a.r.l.” che prevede la realizzazione di un impianto di produzione biometano e compost nel Comune di Caluso. Verrà realizzato nella zona periferica del paese, a soli due chilometri dalle frazioni Mandria e Boschetto nonchè vicinissimo agli agglomerati residenziali di Cascina Violina, Cascina Speranza, località Campagna e Molinetto Rosso. Tratterà 55 mila tonnellate all’anno di Forsu e 20 mila tonnellate, sempre all’anno, di scarti di frazione verde.

Così dichiara il primo cittadino Claudio Castello: “Sono fortemente contrario alla realizzazione dell’impianto a biomasse. Il nostro Comune è già fortemente compromesso dal punto di vista ambientale a causa della presenza della discarica, che per i volumi di rifiuti trattati, è la seconda più grande del Piemonte. Nel corso degli anni, ci siamo trovati ad affrontare il problema dell’inquinamento delle falde acquifere e a causa delle scarse manutenzioni dell’impianto di estrazione del biogas gli abitanti delle frazioni Pogliani, Montegiove e quelli che risiedono a nord della ferrovia hanno dovuto fare i conti con le emissioni odorigene. Ricordo anche la presenza degli impianti della Esso, di una centrale a biomasse nel Pichi, della centrale termoelettrica e dell’autostrada Torino - Milano che con il suo flusso costante contribuisce all’aumento delle polveri sottili nella nostra area. Ricordo anche la presenza, a pochi chilometri da noi, della discarica di Torrazza Piemonte, che tratta rifiuti speciali, e le centrali nucleari di Saluggia e Trino Vercellese, tra le più grosse d’Italia”. Quindi continua: “Avere una nuova centrale significherebbe non solo aumentare le emissioni odorigene, ma anche registrare un notevole incremento della viabilità pesante, con il conseguente aumento delle polveri sottili”. “Devo tutelare la salute di tutti i miei cittadini e dei residenti che vivono nelle immediate vicinanze dell’impianto. Quando sono stato eletto sindaco, insieme con la mia amministrazione, mi sono impegnato per cercare di migliorare la qualità della vita dei chivassesi e non posso permettere che un’altra centrale comprometta ulteriormente il nostro ambiente e la nostra vita”. Insieme all’assessore all’Ambiente Pasquale Centin, il sindaco Claudio Castello ha inviato una lettera a Città Metropolitana per manifestare la contrarietà al progetto. Osservazioni e parere negativo verranno anche manifestati durante la conferenza dei servizi.

Chivasso, 16 giugno 2020


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