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La disponibilità del Comune all'accoglienza dei profughi afgani

Publié le 1 septembre 2021 • 2021 , Comune , News

L’Amministrazione comunale comunica al Prefetto la propria disponibilità.
La rete di accoglienza del Comune per i profughi afgani

Il servizio di accoglienza gestito direttamente dal Comune di Chivasso è attivo nel nostro Comune dal 2014 ed è stato già rinnovato fino a tutto il 2022.

Tali servizi sono economicamente a carico dello Stato che utilizza fondi europei appositamente stanziati per tale scopo.

Il Progetto ha cambiato più volte nome: SPRAR - Sistema di protezione per richiedenti asilo, rifugiati e minori stranieri non accompagnati, SIPROIMI - Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per i minori stranieri non accompagnati, SAI - Sistema di accoglienza e integrazione ma le caratteristiche principali, che contraddistinguono la qualità dei servizi erogati, sono rimaste immutate.

Attualmente, sul territorio del nostro Comune vi sono 5 strutture abitative che accolgono complessivamente 21 donne.

La normativa in vigore fa riferimento all’accoglienza per i richiedenti protezione internazionale oltre che dei titolari di protezione, i minori stranieri non accompagnati, nonché degli stranieri in prosieguo amministrativo affidati ai servizi sociali, al compimento della maggiore età.

Possono essere accolti, inoltre, i titolari dei permessi di soggiorno per protezione speciale, per casi speciali (umanitari in regime transitorio, titolari di protezione sociale, vittime di violenza domestica, vittime di sfruttamento lavorativo), le vittime di calamità, i migranti cui è riconosciuto particolare valore civile, i titolari di permesso di soggiorno per cure mediche.

Nell’ambito del Sistema sono previsti due livelli di servizi di accoglienza; al primo livello accedono i richiedenti protezione internazionale e al secondo livello, finalizzato all’integrazione, accedono tutte le altre categorie sopra elencate.

Sono previste attività per facilitare l’apprendimento dell’italiano e l’istruzione degli adulti, l’iscrizione a scuola dei minori in età dell’obbligo scolastico, nonché ulteriori interventi di informazione legale sulla procedura per il riconoscimento della protezione internazionale e sui diritti e doveri dei beneficiari in relazione al loro status. Con l’obiettivo di accompagnare ogni singola persona accolta lungo un percorso di (ri)conquista della propria autonomia, i progetti territoriali dello SAI completano l’accoglienza integrata con servizi volti all’inserimento socio-economico delle persone.

Nel nostro Comune sono presenti anche altri 4 servizi di accoglienza denominati CAS (Centri di Accoglienza Straordinari) che sono gestiti da soggetti direttamente incaricati dalla Prefettura.  I 4 CAS hanno una disponibilità complessiva di 48 posti, così distribuiti:

  • Frazione Torassi, riservato a nuclei monoparentali (madri e figli minori) n. 8 posti
  • Via Momo, riservato a uomini n. 7 posti
  • Via Gerbido, riservato a uomini n. 21 posti (di cui attualmente 6 liberi)
  • Corso G.Ferraris Villa confiscata alla mafia , riservato a uomini n. 12 posti

 

In relazione alla situazione che si è determinata in Afghanistan, nei giorni scorsi, l’Amministrazione Comunale ha preso contatti con la Prefettura di Torino e con la Croce Rossa Italiana per manifestare la disponibilità del nostro Comune a mettere a disposizione la propria rete di accoglienza che, attualmente, presenta alcuni posti vacanti che potrebbero essere destinati ai cittadini Afgani che hanno collaborato con le forze armate, con l’Ambasciata italiana e con l’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo in Afghanistan, nonché dei loro familiari fino al primo grado.

L’Amministrazione ha anche manifestato la disponibilità, ad ampliare la propria recettività per far fronte ad un’eventuale ondata migratoria di rifugiati proveniente da tale Paese.

Sulla drammatica situazione del popolo afgano e sulla disponibilità formale della Città di Chivasso ad offrire la propria collaborazione umanitaria, il Sindaco Claudio Castello ha voluto sottolineare: “Stiamo attendendo le indicazioni operative per la sottoscrizione di accordi di collaborazione con la Prefettura che dovrebbero prevedere, in una prima fase, la gestione dell’accoglienza secondo la disciplina del sistema CAS (Centri di Accoglienza Straordinaria).

Credo sia doveroso esprimere la nostra solidarietà al popolo afgano in questa tragedia senza fine e colgo l’occasione per ricordare che il nostro Comune ha da sempre dimostrato una particolare sensibilità nell’affrontare il dramma dei migranti e di quanti fuggono dalla violenza, dalla fame e dalla persecuzione. Un gesto di umanità ma anche di vicinanza con chi è nato dalla parte “sbagliata” del Mondo”.

 

 

Servizio Informazione/NV

122 - 30 agosto 2021


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